Il massaggio è la pratica terapeutica più antica utilizzata da tutte le culture del mondo per i suoi riconosciuti benefici. Nel 2700 a.c., in un trattato cinese vengono descritti i diversi tipi di massaggio, mentre, alcuni secoli dopo, la conosciuta e tanto apprezzata Ayurveda avviava il massaggio come pratica volta alla salute del corpo e della mente.
Più tardi, nel 400 a.c., in Grecia, Ippocrate parlava di manipolazione in senso centripeto per la circolazione dei fluidi corporei che fu poi dimostrata nel XVII sec. d.c. In Europa, però, con l’avvento del Medioevo, il massaggio non venne più praticato, fino al periodo rinascimentale che tornò in auge. Oggi, il massaggio è riconosciuto come un valido mezzo terapeutico e, la voglia di tornare ad uno stile di vita più naturale, ha fatto sì che questa antica pratica siano investita dell’importante ruolo che rivestiva anticamente.
Basti pensare al contatto fisico, e qui parliamo di massaggio aromaterapico nei bambini, importante mezzo di relazione interpersonale che è stato del tutto abbandonato nella nostra vita, fatta eccezione nei rapporti tra madre e figlio e nei rapporti di coppia. Il massaggio produce effetti positivi sia a livello fisico che mentale proprio per la sua stimolazione tattile che, oltre a rilassare, stimola la produzione di endorfine che hanno effetti analgesici e influenzano positivamente l’umore. Per amplificare i suoi benefici, il massaggio viene praticato in ambienti rilassanti e confortevoli, spesso, associato all’aromaterapia e con l’utilizzo di oli.
E proprio la scelta di quest’ultimi ha molta importanza nel massaggio, in quanto ognuno di essi ha caratteristiche e specifiche proprietà da tenere presenti per ottenere gli obiettivi desiderati. Per qualsiasi tipo di massaggio, anche per quello casalingo che può essere praticato da chiunque per allontanare lo stress e le tensioni accumulate durante la giornata.
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